Jul 13 16

Se Internet fa peggio dell’olio di palma

Cristina Carducci

Internet ha dato la parola a tutti. Bello, no? Di colpo abbiamo sentiamo tutti la necessità di esprimere le nostre prospettive.

Diventiamo politologi, sociologi, zoologi, psicologi, e via dicendo, a seconda della giornata. Bella cosa no? Ma quando si parla di salute, la cosa si fa ancora più inquietante. Perché per ogni persona che dice “ I vaccini a mio figlio hanno fatto venire l’influenza al gatto”, magari ci sono 10 persone pronte a crederci, e altre 10 che sono là a pensare che forse potrebbe essere vero… (more…)

Jul 7 16

Gomito del tennista e tendinite al polso… cosa fare?

Cristina Carducci

La parola “tendinite” si riferisce ad un gonfiore e ad una infiammazione dei tendini. L’infiammazione dei tendini e della guaina tendinea (il tunnel all’interno del quale scorrono i tendini) possono causare dolore e gonfiore. Ogni muscolo alle sue estremità ha dei tendini quindi inteoria ogni parte del nostro corpo ne puo essere affetta.

Tra le tendinopatie sicuramente quelle più diffuse ai giorni nostri sono quelle del tendine d’Achille, il gomito del tennista (o epincondilite) e quella del polso (o di De Quervain). I ripetuti insulti da sovraccarico degli sportivi ma anche i ripetuti movimenti di chi effettua attività come per esempio, meccanici, carpentieri, giardinieri, pulizie di casa e ufficio, cuochi, pittori sono fattori predisponenti a sviluppare questo tipo di condizione. (more…)

Jun 20 16

Disfonie, cosa fare se la voce ci abbandona

Cristina Carducci

La disfonia è un disturbo della voce, che riguarda sia adulti che bambini, che provoca un calo della voce ripetuto o persistente. Questo può portare ad un costante fastidio, difficoltà nella comunicazione, nelle relazioni sociali e affaticamento. Le cause possono essere organiche o funzionali.

-disfonie organiche, se correlate ad alterazioni morfologiche (es. polipo laringeo) o di motilità della laringe (es. paralisi cordale)

-disfonie funzionali, quando non correlate ad alterazioni organiche, quindi quando si fa un uso errato della voce e si altera la sua funzione. (es. noduli cordali)

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Jun 2 16

Intolleranze alimentari e allergie, il parere della nostra nutrizionista

Cristina Carducci

Prima di parlare di intolleranze alimentari è utile fare un po’ di chiarezza sulla classificazione delle reazioni avverse agli alimenti. Secondo la classificazione adottata dalla European Academy of Allergology and Clinical Immunology, le reazioni avverse agli alimenti possono essere non tossiche (legate alla sensibilità individuale come allergie e intolleranze) oppure tossiche (non legate ad una particolare suscettibilità individuale come intossicazioni dovute a veleni, batteri, sostanze chimiche tossiche).

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Jun 2 16

ADHD, deficit dell’attenzione e iperattività: il parere del nostro pediatra

Cristina Carducci

ADHD

Se ne sente parlare tanto, che sia diventata una “malattia di moda”?
E perché in Inghilterra è molto più frequente che in Italia? Giusto per farvi capire, l’incidenza (nella letteratura mondiale) è del 5% circa. Vale a dire, per usare parole semplici, che 5 bambini su 100 hanno ADHD, secondo i dati della letteratura, appunto.
Ma in Italia questa frequenza è circa 15 (si, quindici) volte inferiore! (more…)

May 27 16

Bambini e problemi di udito, il parere della nostra otorinolaringoiatra

Cristina Carducci

Il bambino non ci sente bene?
Quali sono le ragioni che portano un bambino ad avere problemi di udito?
Le cause possono essere diverse, più o meno severe e possono portare anche alla sordità completa.
Ogni fascia di età del bambino può avere specifiche cause di diminuzione dell’udito e per semplificare il discorso possiamo suddividere le prime fasi di crescita partendo dalla nascita.
Le cause comunque più frequenti di ipoacusia (diminuzione dell’udito) sono:

-Infezioni auricolari
-Raffreddori
-Tappi di cerume
-Corpi estranei
-Malformazioni sistema uditivo
-Deficit cognitivi

1 ANNO
Alla nascita tutti i bambini vengono sottoposti allo screening chiamato “otoemissioni acustiche” che con buona accuratezza riesce ad individuare possibili deficit congeniti uditivi nel neonato.
I genitori come fanno a capire se il bambino ci sente di meno? I campanelli di allarme possono essere dati dalla mancanza di risposta ad un rumore improvviso soprattutto quando dorme, ma anche la mancanza di reazioni alla voce della mamma e del papà, mancanza di reazioni a giocattoli che suonano o a rumori a lui completamente sconosciuti.

1-2 ANNI
Il bambino in questa fase di crescita è attirato da giocattoli che suonano, che vibrano, dal suono della musica, dalla voce delle persone, soprattutto dei genitori. Inizia la lallazione e le prime parole; se un bambino non inizia ad emettere i primi suoni e non reagisce agli stimoli sonori, questo potrebbe essere un campanello di allarme. E’ vero che i bambini hanno fasi di sviluppo diverse, ma la lallazione in questa fascia di età deve essere presente.
In questa fase di età spesso i bambini iniziano l’asilo nido e iniziano ad ammalarsi spesso, catarro e infezioni possono portare una ipoacusia.
Attenzione ai corpi estranei, i bambini amano usare le orecchie come nascondigli!

2-3 ANNI
Il bambino è distratto, assente, spesso non risponde se chiamato o addirittura non ha ancora iniziato a dire qualche parolina?
E’ bene farlo vedere dall’otorinolaringoiatra che cercherà di capire la causa.
I bambini bilingui, trilingui possono trovarsi nella situazione di mescolare suoni e parole, ma è assolutamente normale perché il loro cervello sta assorbendo contemporaneamente più linguaggi e deve avere tempo per processarli. A volte capita che un bambino bi-trilingue tardi ad iniziare a parlare.

+ 3 ANNI
Ai 3 anni ci si aspetta che un bambino abbia un vocabolario di parole sufficiente per farsi capire anche se può ancora tentennare sulla articolazione di alcune lettere quali la R,T,Z, S.
Un bambino che non interagisce, non risponde agli stimoli può essere un campanello di allarme.

(A cura della Dott.ssa Chiara Cerovac)

May 4 16

Aerosol e bambini, i consigli del pediatra

Cristina Carducci

Forse anche voi, come me, quando vi siete trasferiti in Inghilterra e magari eravate pratici di aerosol, sarete rimasti sorpresi che il loro utilizzo sia molto raro. Paese che vai, usanza che trovi, dice il detto.
Ma chi ha ragione? Chi, come in Italia, lo usa per “curare” pure il raffreddore, o chi, come qui, solo per trattare le patologie polmonari in ambito ospedaliero?
Allora, tanto per cominciare: l’aerosol funziona! Serve per trattare le affezioni delle basse vie respiratorie come l’asma (e in generale broncospami), perché arriva fino ai bronchioli , e per la laringite, ma questo è un altro discorso. (more…)

Apr 19 16

Una start up sanitaria per orientare gli “Expat”

Cristina Carducci

On Sociale.it

Una start up sanitaria per orientare gli “Expat, termine che deriva dalla parola inglese expatriate: residente in un paese straniero; esiliato o bandito dal proprio paese. Ormai il termine è utilizzato per chiunque espatri in cerca di nuove opportunità professionali. Una donna italiana partendo dalla sua esperienza dimigrante donna ha fatto questo ragionamento, riportato dalla stampa: «Noi italiane siamo abituate a fare ogni anno una visita ginecologica di controllo. E tutti gli anni, come molte altre donne, tornavo a casa un paio di giorni solo per incontrare la mia ginecologa» Ma lei anziché tornare annualmente a Milano, ha portato a Londra medici italiani. Ha creato una clinica. L’ha chiamata DottoreLondon.

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Nov 10 16

Dottore London, la clinica per gli italiani a Londra nata dall’idea di Giorgia Bacco

Cristina Carducci

 

Apr 11 16

Marketest News

Cristina Carducci

Dottore London on Marketest News

The Big Idea Challenge held at London Metropolitan University (London Met) runs every year with the university’s Student Enterprise Programme. The competition on 2014 was no different and gives aspiring student entrepreneurs an opportunity to pitch business ideas and compete for funding and support needed to start their own venture. Giorgia Bacco, founder of Dottore London, won the competition this year. Dottore London aims to support Italian women living in London by offering a service allowing them to see an Italian gynaecologist in London. Despite more than 40,000 Italian women living in London, there are no clinics catering for them in the capital and 40% would rather return to Italy than go to someone they are not sure about.

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