Vivere all’estero quando si ha figli spesso vuol dire avere più preoccupazioni rispetto ad un sistema che non si conosce bene o a cui a volte si fa fatica ad adattarsi. Non fa eccezione l’iscrizione dei propri bambini a scuola.

Quali sono le preoccupazioni più grandi? E come comportarsi?

Il Pediatra (Dott. Luca Molinari)

Le due preoccupazioni maggiori che i genitori mi rivolgono riguardano la pulizia e la dieta nelle scuole e negli asili. Per la dieta, sappiate che (a parte situazioni di allergie alimentari), è giusto stimolare i bambini a mangiare tutto.
Per le condizioni igieniche, ovviamente visitare la scuola è sempre un ottimo modo per capirne lo stato, ma in generale evitiamo la fobia del granello di polvere, perché tenere i figli sotto la cosiddetta “campana di vetro” non serve altro che a spostare verso età più avanzate l’insorgenza di tutte quelle malattie che i bambini devono (si, devono) prendersi per stimolare il sistema immunitario. Oltre agli ovvi benefici della socializzazione e condivisione.

La Logopedista (Mariavittoria Vallarino)

Spesso i genitori sono preoccupati rispetto alle differenze tra la scuola italiana e quella inglese per quanto riguarda l’apprendimento della lettura e della scrittura.
La differenza più evidente si riscontra durante la scuola primaria (qui in UK a 4 anni e in Italia a 6). Quindi l’esposizione alla lettura e la scrittura avviene un due età completamente diverse.
L’altra importante differenza è tra le caratteristiche proprie delle lingue. L’inglese ha 26 lettere con cui forma 44 suoni, quindi molte lettere si pronunciano o leggono diversamente in base alla parola dove sono inserite ( ex /o/: son, move, book). L’italiano invece ha 21 lettere e per la maggior parte ogni lettera corrisponde ad un suono a parte qualche eccezione (ex: gn, gl, ci, chi, sc e le doppie). Queste differenze tra le due lingue portano a processi di apprendimento diversi ma non per questo c’è ragione di essere preoccupati. Cosa fare? Il consiglio a tutti i genitori che vorranno iscrivere il proprio figlio ad una scuola inglese, dai 3 anni 3 anni e mezzo, è quello di introdurre i propri bambini a questa nuova fase della loro vita attraverso giochi con numeri, lettere, phonics e quantità. Imparare attraverso il gioco aiuta l’apprendimento… Per fortuna in commercio ci sono innumerevoli attività divertenti e canzoncine da usare.