La periostite è un processo infiammatorio a carico del periostio. Il periostio è la membrana che avvolge le ossa e che svolge una funzione di protezione e permette ai muscoli di connettersi all’osso tramite i tendini. La patologia può interessare un solo osso (solitamente la tibia) oppure più elementi dello scheletro.

Nel corridore è molto frequente la periostite tibiale (o sindrome da stress tibiale mediale). Questa è un’infiammazione del periostio che avvolge la tibia sul lato interno, causata da un sovraccarico funzionale all’origine del muscolo tibiale posteriore dall’osso.

Un sovraccarico all’origine del tibiale posteriore si verifica con maggiore frequenza in caso di:

  • Malposizionamento del piede: cavo (il piede cavo mette eccessivamente in tensione le strutture posteriori), pronazione del piede (abbassamento della volta plantare)
  • Abbinamento della corsa con altri sport (specie se richiedono frequenti salti, come il basket)
  • Errata distribuzione del carico provocata da un’asimmetria nell’appoggio e squilibri muscolari/posturali
  • Scarpe non idonee o prive di un’adeguata capacità di assorbire gli shock
  • Aumento rapido degli allenamenti, sia in quantità (più frequenti) che qualità (intensità e sforzo)
  • Sovrappeso

Cosa fare

Un primo controllo da parte di un medico o fisioterapista può rivelare la presenza della periostite tibiale. Infatti, il soggetto interessato avverte dolore alla presso-palpazione o si può notare un certo gonfiore nell’area interessata. L’esame radiografico consente di individuare situazioni anormali e consente di escludere altre patologie (es. fratture da stress)

Trattamento

Si interviene subito con il riposo dall’attività che ha generato il problema e con la crioterapia (ghiaccio). Il fisioterapista dopo un’attenta valutazione aiuta a risolvere gli squilibri e a correggere la distribuzione dei carichi. L’uso di terapia strumentale come la tecar può aiutare ad accelerare i processi antinfiammatori e a velocizzare il recupero. In taluni casi è consigliabile l’uso di farmaci antidolorifici e antinfiammatori. Altre tecniche in mano al fisioterapista sono il taping e l’agopuntura.

(A cura del nostro fisioterapista Pietro Mazzariello)