COS’E’ E QUANDO VIENE FATTA?

Ce ne parla la dottoressa Maria Isabella Sereni, ginecologa.

I Papilloma virus umani sono virus a doppia elica di DNA che hanno come bersaglio principale la cute e le mucose anogenitali e orofaringee. Sono virus molto comuni nella popolazione umana mondiale. Degli oltre 150 tipi, identificati numericamente, 14 sono definiti ad alto rischio e collegati all’insorgenza di tumori in vari distretti corporei: cervice uterina, vulva, vagina, ano, pene, testa-collo.

La principale via di trasmissione è rappresentata da quella sessuale, tanto che fino all’80% delle donne sessualmente attive si stima vengano in contatto con il virus almeno una volta nella loro vita, e di queste circa il 50% con un genotipo ad alto rischio.

A livello mondiale il carcinoma della cervice uterina rappresenta il secondo tumore più frequente nelle donne. Il tumore del collo dell’utero si può prevenire nel 99% attraverso lo screening e il vaccino.

Presso la nostra struttura è possibile eseguire lo screening di tutte le lesioni della cervice uterina grazie all’esecuzione del pap test del HPV test e della colposcopia.

La colposcopia è un esame che consiste nel guardare il collo dell’utero con uno strumento ottico, chiamato colposcopio, che ne permette un ingrandimento da 6 a 40 volte.

Ai fini dell’esecuzione dell’esame colposcopico è necessario:

  • Evitare rapporti sessuali e uso di creme, ovuli, lavande o tamponi vaginali nelle 48 ore precedenti all’esame
  • Portare con sé il giorno dell’esame l’esito degli ultimi Pap test eseguiti e l’esito di eventuali precedenti Colposcopie
  • Comunicare al medico ginecologo esecutore, l’assunzione di farmaci (soprattutto antiaggreganti e anticoagulanti) o eventuali reazioni allergiche (allergia allo iodio, ai mezzi di contrasto o agli anestetici locali)
  • L’esame non può essere effettuato nel periodo mestruale o se presenti perdite ematiche abbondanti o una forte infiammazione vulvo vaginale
  • Comunicare allo specialista ginecologo esecutore un’eventuale gravidanza, nonostante l’esame possa essere eseguito in modo sicuro.

Abbiamo fatto alcune domande alla Dott.ssa Maria Isabella Sereni

Medico specialista in ginecologia e ostetricia (Deputy Clinical Lead in Colposcopy presso il John Radcliffe Hospital di Oxford). La Dott.ssa Sereni é particolarmente esperta in colposcopia e prevenzione dei tumori ginecologici, in particolare del tumore del collo dell’utero, oltre ad essere un’esperta ecografista.

1.   Cos’è la colposcopia?

La colposcopia è un esame di secondo livello che serve ad identificare le lesioni pre-tumorali a livello della cervice uterina (CIN).

2.   Come viene effettuata la colposcopia diagnostica?

L’esame prevede l’utilizzo dello speculum per visionare il collo dell’utero; il ginecologo poi applica delle soluzioni (una a base di acido acetico e una a base di iodio) per evidenziare le cellule alterate sotto visione colposcopica (cioe’ con l’utilizzo di un microscopio). Se si evidenzia un’anomalia, si procede ad una biopsia per la diagnosi istologica.

3.   Quando viene effettuata la colposcopia?

La colposcopia viene consiglia in caso di pap test (cervical smear) alterato/anomalo.

4.   Che infezioni si vedono con la colposcopia?

La colposcopia è in grado di evidenziare i segni di infezione da HPV ad alto rischio.

5.   E’ un esame doloroso? Quali sono i rischi?

Non è un esame particolarmente lungo o doloroso e il fastidio maggiore è dato dall’uso dello speculum, pertanto ha lo stesso livello di fastidio del Pap test. Nel caso in cui si debba eseguire una biopsia, si possono avvertire dolori simili ai crampi mestruali, di solito di breve durata. Non vi sono rischi particolari ed è possibile eseguirla anche in gravidanza. Occasionalmente alcune pazienti possono andare incontro ad una reazione caso-vagale, in seguito alla stimolazione o manipolazione della cervice uterina, ma si tratta di un malessere di breve durata.